Oncologia: cabozantinib dimostra una riduzione dell’81% del rischio di progressione di malattia o di morte rispetto a placebo nei tumori neuroendocrini del polmone e del timo avanzati

Oncologia: cabozantinib dimostra una riduzione dell’81% del rischio di progressione di malattia o di morte rispetto a placebo nei tumori neuroendocrini del polmone e del timo avanzati

• L’analisi di sottogruppo post hoc dello studio di Fase III CABINET, presentata al congresso ESMO 2025, ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione con cabozantinib rispetto a placebo
• I dati confermano che cabozantinib è un trattamento efficace per i pazienti con tumori neuroendocrini avanzati del polmone e del timo, per i quali non esistevano opzioni approvate in caso di progressione di malattia

Milano, 20 ottobre 2025 – Ipsen ha annunciato i risultati di una analisi di sottogruppo dello studio di Fase III CABINET, che ha confrontato cabozantinib con placebo nei pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici (pNETs) o extra-pancreatici (epNETs) avanzati, precedentemente trattati. Cabozantinib ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza mediana libera da progressione (mPFS), con una mPFS tre volte superiore con cabozantinib rispetto al placebo in pazienti affetti da tumori neuroendocrini avanzati del polmone o del timo (NET).

I dati sono stati presentati all’European Society of Medical Oncology Symposium (ESMO), in programma dal 17 al 21 ottobre 2025 a Berlino, Germania (Presentation #1712P).

L’analisi ha incluso 49 pazienti con NETs confermati del polmone e del timo su un totale di 203 pazienti appartenenti alla coorte epNET. Coerentemente con i risultati globali dello studio di Fase III CABINET,i dati di questa analisi di sottogruppo hanno dimostrato un miglioramento di mPFS di 8.2 mesi con cabozantinib (intervallo di confidenza [CI] 95%, 6.0 – non valutabile [NE]) rispetto a  2.7 mesi con placebo (CI 95%, 1.9-NE), con una riduzione del rischio di progressione di malattia o di morte del 81%  (rapporto di rischio stratificato, 0.19, [CI] 95%: 0.06-0.54, p=0.0003).1 Il profilo di sicurezza osservato di cabozantinib è risultato coerente con quello già noto; non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.

Cabozantinib è stato recentemente approvato in Europa per il trattamento dei tumori neuroendocrini pancreatici (pNET) ed extra-pancreatici (epNET)  ben differenziati, non resecabili o metastatici, in pazienti in progressione dopo almeno una precedente terapia sistemica diversa dagli analoghi della somatostatina. L’approvazione si basa sui dati dello studio di Fase III CABINET, i cui risultati sono stati presentati al Congresso 2024 della European Society for Medical Oncology5  (ESMO) e sono stati pubblicati contemporaneamente nel New England Journal of Medicine.2 Questi nuovi dati confermano cabozantinib come trattamento efficace per i pazienti con NETs del polmone o del timo avanzati.

I tumori neuroendocrini possono risultare difficili da gestire e per circa un quarto dei pazienti la cui malattia origina nei polmoni, le opzioni terapeutiche sono rimaste fino ad ora particolarmente limitate.” Ha affermato Chiara Marchesi, Medical and Regulatory Affairs Director Ipsen Italia. “Questi risultati non solo confermano il valore di cabozantinib colmando un’importante lacuna terapeutica in un’area ad elevato bisogno medico insoddisfatto ma riflettono anche l’impegno di Ipsen a ricercare  nuove opzioni di trattamento per i tumori rari e complessi”.

Nonostante il tasso di incidenza basso, i pazienti con NETs possono avere una lunga aspettativa di vita, con circa 40 pazienti su 100.000 che vivono attualmente con queste malattie in Italia: una prevalenza maggiore rispetto al tumore del pancreas o della vescica. La maggior parte dei NETs ha uno sviluppo lento e può avere origine in varie parti del corpo, e il 27% dei NETs origina nei polmoni.

Le opzioni terapeutiche alla progressione sono spesso limitate e dipendono dalla sede primaria del tumore e da altri fattori, rendendo difficile definire la sequenza terapeutica ottimale per le esigenze individuali di ogni paziente. In particolare, per i pazienti affetti da NETs polmonari, cabozantinib rappresenta la prima e unica terapia sistemica approvata nell’Unione Europea alla progressione a una terapia sistemica non basata sugli analoghi della somatostatina.

Fino ad oggi, i trial clinici prospettici e i dati con elevati livelli di evidenza sui tumori neuroendocrini del polmone sono stati molto limitati. Questa carenza si è tradotta nella mancanza di un chiaro percorso terapeutico e di definite raccomandazioni nelle linee guida, rendendo complesso rispondere in modo personalizzato alle esigenze dei pazienti, soprattutto quando la malattia progredisce.” Spiega la Dr.ssa Sara Pusceddu, Dirigente Medico presso S.C. Oncologia Medica 1 Unità di Oncologia Gastrointestinale e Neoplasie Neuroendocrine ENETS Center of Excellence, Milano. I nuovi dati rappresentano un passo avanti importante: forniscono solide evidenze scientifiche sull’efficacia di cabozantinib nel ritardare la progressione della malattia e contribuiscono ad ampliare le opzioni terapeutiche disponibili per la comunità scientifica, in una delle forme più frequenti di tumori neuroendocrini (NETs).”

Cabozantinib

Cabozantinib è una piccola molecola che inibisce recettori multipli della tirosin-chinasi come VEGFR, MET, RET e la famiglia dei TAM (TYRO3, MER, AXL). Questi recettori di tirosin-chinasi sono coinvolti in processi cellulari normali e patologici, come l’oncogenesi, la metastasi, l’angiogenesi tumorale (la crescita di nuovi vasi sanguigni di cui i tumori hanno bisogno per crescere), la resistenza ai farmaci, la modulazione delle attività immunitarie e il mantenimento del microambiente tumorale.

Exelixis ha concesso a Ipsen i diritti di esclusiva per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone. Exelixis ha concesso i diritti di esclusiva a Takeda Pharmaceutical Company Limited (Takeda) per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib per tutte le indicazioni future in Giappone. Exelixis detiene i diritti di esclusiva per sviluppare e commercializzare cabozantinib negli Stati Uniti.

In più di 65 Paesi al di fuori di Stati Uniti e Giappone, compresa l’Unione Europea, cabozantinib è attualmente indicato come:

  • Monoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC).
    • Come trattamento di prima linea dei pazienti adulti a rischio intermedio o sfavorevole.
    • Nei pazienti adulti precedentemente trattati con terapia contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF).
  • In combinazione con nivolumab per il trattamento di prima linea del aRCC nei pazienti adulti.
  • In monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico refrattario o non eleggibile allo iodio radioattivo che sono progrediti durante o dopo una precedente terapia sistemica.
  • In monoterapia per il trattamento del carcinoma epatocellulare nei pazienti adulti precedentemente trattati con sorafenib.
  • In monoterapia per i pazienti adulti con tumore neuroendocrino pancreatico (pNET) ed extra-pancreatico (epNET) non resecabile o metastatico ben differenziato in progressione dopo almeno una precedente terapia sistemica diversa dagli analoghi della somatostatina.

Lo studio CABINET (Alliance A021602)

CABINET (studio di Fase III randomizzato, in doppio cieco di cabozantinib rispetto a placebo in pazienti con tumori neuroendocrini avanzati in progressione dopo una precedente terapia) è sponsorizzato dal National Cancer Institute (NCI), parte del National Institutes of Health, ed è guidato e condotto dall’Alliance for Clinical Trials in Oncology, finanziata dall’NCI, con la partecipazione del National Clinical Trials Network, finanziato da NCI, come parte della collaborazione di Exelixis attraverso un accordo di ricerca e sviluppo cooperativo con il Cancer Therapy Evaluation Program di NCI.

Lo studio registrativo multicentrico di Fase III CABINET ha arruolato 298 pazienti negli Stati Uniti al momento dell’analisi. I pazienti sono stati randomizzati 2:1 a ricevere cabozantinib o placebo in due coorti separate. Ogni coorte è stata randomizzata separatamente e prevedeva un proprio piano di analisi statistica. La coorte pNET includeva pazienti con le seguenti sedi tumorali primarie: tratto gastrointestinale, polmone, sede sconosciuta e altro. I pazienti dovevano presentare malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1 e progressione di malattia o intolleranza dopo almeno una precedente linea di terapia, approvata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti, diversa dagli analoghi della somatostatina. L’endpoint primario in ogni coorte era la PFS secondo RECIST 1.1 valutata mediante revisione centralizzata indipendente retrospettiva. Alla conferma della progressione di malattia, il trattamento che i pazienti stavano ricevendo è stato reso noto e quelli che ricevevano placebo sono stati autorizzati a passare alla terapia in aperto con cabozantinib. Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale, il tasso di risposta obiettiva e la sicurezza. Ulteriori informazioni su questo studio sono disponibili su ClinicalTrials.gov.

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Riferimenti bibliografici 

1 Wolin et al. Efficacy and Safety of Cabozantinib (CABO) for Advanced Lung and Thymic Neuroendocrine Tumors (NET) after Progression on Prior Therapy: Subgroup Analysis of Phase 3 CABINET Trial (Alliance A021602). As presented at ESMO Congress 2025 during the ‘Poster lunch session’ Monday 20 October at 12:00 p.m. CEST Berlin, Germany.

2 Chan et al. Phase 3 Trial of Cabozantinib in Previously Treated Advanced Neuroendocrine Tumors. 2024 New England Journal of Medicine. DOI: 10.1056/NEJMoa2403991

3 Pavel M, et al. Gastroenteropancreatic neuroendocrine neoplasms: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2020;31(7):844-860.

4 Baudin E, et al. Lung and thymic carcinoids: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2021 Nov;32(11):1453-1455.

5 Chan et al. Cabozantinib Versus Placebo for Advanced Neuroendocrine Tumors (NET) after Progression on Prior Therapy (CABINET Trial/Alliance A021602): Updated Results Including Progression Free-Survival (PFS) by Blinded Independent Central Review (BICR) and Subgroup Analyses. As presented at ESMO Congress 2024 during the ‘Proffered Paper: NETs and Endocrine Tumors at 2:45 p.m. CEST Barcelona, Spain

6 European Medicines Agency. Cabometyx® (cabozantinib) EU Summary of Product Characteristics. Available from: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/cabometyx-epar-product-information_en.pdf

7 Singh et al. Patient-Reported Burden of a Neuroendocrine Tumor (NET) Diagnosis: Results From the First Global Survey of Patients With NETs. J Glob Oncol. 2017 Feb; 3(1): 43–53.

8 Durma et al. Epidemiology of Neuroendocrine Neoplasms and Results of Their Treatment with [177Lu]Lu-DOTA-TATE or [177Lu]Lu-DOTA-TATE and [90Y]Y-DOTA-TATE—A Six-Year Experience in High-Reference Polish Neuroendocrine Neoplasm Center. Cancers 2023, 15(22), 5466; https://doi.org/10.3390/cancers15225466

9 Globocan: International Agency for Research on Cancer – Cancer Today. https://gco.iarc.fr/today/en/dataviz/bars?mode=cancer&group_populations=1. Accessed September 2025

10 Neuroendocrine tumor (NET). https://www.cancer.gov/pediatric-adult-rare-tumor/rare-tumors/rare-endocrine-tumor/carcinoid-tumor. Accessed September 2025.

11 Frilling et al. Neuroendocrine tumor disease: an evolving landscape. 2012. 19:R163-R185

12 McClellan, K., Chen. E.Y, Kardosh A., et al. Therapy Resistant Gastroenteropancreatic Neuroendocrine Tumors. Cancers. 2022, 14(19), 4769.

13 Yakes M. et al., Cabozantinib (XL184), a novel MET and VEGFR2 inhibitor, simultaneously suppresses metastasis, angiogenesis, and tumor growth. Mol Cancer Ther. 2011;10:2298–2308. DOI: 10.1158/1535-7163.MCT-11-0264

14 Hsu et al., AXL and MET in Hepatocellular Carcinoma: A Systematic Literature Review. Liver Cancer 2021 DOI: 10.1159/000520501

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