Oncologia: Ipsen ottiene il parere positivo del CHMP per cabozantinib nel trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati

Oncologia: Ipsen ottiene il parere positivo del CHMP per cabozantinib nel trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati

  • La raccomandazione si basa sui risultati dello studio di Fase III CABINET, che ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante del rischio di progressione di malattia o di morte con cabozantinib rispetto a placebo[i],[ii]
  • Cabozantinib potrebbe essere la prima e unica terapia sistemica approvata nell’Unione Europea per i tumori neuroendocrini precedentemente trattati, indipendentemente da sede e grado del tumore dopo almeno una precedente terapia sistemica non basata su analoghi della somatostatina[iii],[iv]
  • La decisione della Commissione Europea è prevista nel terzo quadrimestre del 2025

Milano, 26 giugno 2025 – Ipsen ha annunciato che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha espresso parere positivo per cabozantinib nel trattamento di pazienti adulti con tumori neuroendocrini extra-pancreatici (epNET) e pancreatici (pNET) non resecabili o metastatici, ben differenziati, in progressione dopo almeno una precedente terapia sistemica non basata su analoghi della somatostatina.

La raccomandazione si basa sui risultati dello studio di Fase III CABINET presentati durante il Congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) nel 2024 e pubblicati nel New England Journal of Medicine.3,4
La decisione finale sull’approvazione da parte dell’Unione Europea è prevista nei prossimi mesi.

Il numero di pazienti con nuova diagnosi di tumori neuroendocrini (NETs) è in aumento, con una prevalenza stimata superiore rispetto al tumore del pancreas esocrino o della vescica.[i],[ii],[iii] La maggior parte dei tumori neuroendocrini ha uno sviluppo lento e può originare in varie sedi del corpo,[iv] necessitando spesso di molteplici linee terapeutiche in caso di progressione di malattia.1,2 Le opzioni terapeutiche alla progressione sono spesso limitate e dipendono dalla sede primaria del tumore e da altri fattori che rendono complicato definire la sequenza ottimale dei trattamenti specifici per le esigenze individuali del paziente.1,2,[v] In particolare, per il 27% dei pazienti con diagnosi di NETs polmonari,[vi] non sono disponibili opzioni terapeutiche approvate in caso di progressione dopo una terapia sistemica non basata su analoghi della somatostatina.1,2

I dati di efficacia dello studio di Fase III CABINET rappresentano un punto di svolta nella ridefinizione degli approcci terapeutici per le persone affette da tumori neuroendocrini pancreatici ed extra-pancreatici avanzati”, afferma Christelle Huguet, PhD, EVP e Head of Research and Development, Ipsen. “Il parere positivo da parte del CHMP conferma la potenzialità di tradurre questi dati in benefici significativi per i pazienti. Attendiamo ora con fiducia la decisione finale della Commissione Europea”.

Il tasso di sopravvivenza a cinque anni dipende prevalentemente dalla sede primaria del tumore.
Nel caso di NETs gastrointestinali e polmonari avanzati, in cui il tumore si è diffuso in sedi distanti del corpo, i tassi di sopravvivenza a cinque anni sono del 68% e 55%, rispettivamente.[vii],[viii] Tuttavia, per i pazienti con pNET avanzati la prognosi è sfavorevole, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni del 23%.[ix]

Il parere espresso dalla Commissione per i Prodotti Medicinali per uso Umano (CHMP) dell’EMA, relativamente all’utilizzo di cabozantinib nei pazienti affetti da NET avanzato, rappresenta una importante novità – ha commentato Nicola Fazio, Direttore Divisione di Oncologia Medica Gastrointestinale e Tumori Neuroendocrini, IEO -. Qualora l’opinione del CHMP venisse recepitadalla Commissione Europea, cabozantinib sarebbe il secondo TKI dopo sunitinib a essere approvato nei NET, con la sostanziale differenza che andrebbe a coprire una tipologia di tumori più ampia includendo anche i NET extra-pancreatici, polmonari e a sede sconosciuta anche di alto grado. Questo rappresenta una grande opportunità per i pazienti con diagnosi di NET, ambito nel quale esistono ancora oggi poche opzioni terapeutiche valide, nonostante i progressi ottenuti nelle ultime decadi”.

Il parere positivo del CHMP si basa sui dati dello studio di Fase III CABINET che ha analizzato cabozantinib rispetto a placebo nei pazienti con tumori pancreatici (pNET) o extra-pancreatici (epNET) avanzati, in progressione dopo una precedente terapia sistemica diversa dagli analoghi della somatostatina.3,4

  • Nella coorte pNET, al follow-up mediano di 13,8 mesi, la PFS mediana è risultata di 13,8 mesi con cabozantinib rispetto a 4,4 mesi con placebo (rapporto di rischio (HR) 0,23 [intervallo di confidenza (CI) 95% 0,12-0,42] p<0,001).3,4
  • Nella coorte epNET, al follow-up mediano di 10,2 mesi, la PFS mediana secondo il controllo radiologico locale è stata di 8,4 mesi con cabozantinib rispetto a 3,9 mesi con placebo (HR 0,38 [95% CI 0,25-0,59] p<0,001).3,4
  • I dati di sopravvivenza globale non erano maturi al momento dell’analisi e potenzialmente confondenti a causa del disegno crossover dello studio CABINET.3,4
  • Il profilo di sicurezza di cabozantinib osservato in entrambe le coorti è risultato coerente con quello già noto; non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.3,4
  • Secondo la presentazione al Congresso 2025 dell’American Society of Clinical Oncology, la qualità di vita correlata alla salute è stata mantenuta o migliorata.[x]

Cabozantinib
Cabozantinib è una piccola molecola che inibisce recettori multipli della tirosin-chinasi come VEGFR, MET, RET e la famiglia dei TAM (TYRO3, MER, AXL)15. Questi recettori di tirosin-chinasi sono coinvolti in processi cellulari normali e patologici, come l’oncogenesi, la metastasi, l’angiogenesi tumorale (la crescita di nuovi vasi sanguigni di cui i tumori hanno bisogno per crescere), la resistenza ai farmaci, la modulazione delle attività immunitarie e il mantenimento del microambiente tumorale[xi],[xii],[xiii],18.

Exelixis ha concesso a Ipsen i diritti di esclusiva per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone. Exelixis ha concesso i diritti di esclusiva a Takeda Pharmaceutical Company Limited (Takeda) per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib per tutte le indicazioni future in Giappone. Exelixis detiene i diritti di esclusiva per sviluppare e commercializzare cabozantinib negli Stati Uniti.

In più di 65 Paesi al di fuori di Stati Uniti e Giappone, compresa l’Unione Europea (E.U.), cabozantinib è attualmente indicato come16:

  • Monoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC).
    • Come trattamento di prima linea dei pazienti adulti a rischio intermedio o sfavorevole.
    • Nei pazienti adulti precedentemente trattati con terapia contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF).
  • In combinazione con nivolumab per il trattamento di prima linea del aRCC nei pazienti adulti.
  • In monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico refrattario o non eleggibile allo iodio radioattivo che sono progrediti durante o dopo una precedente terapia sistemica.
  • In monoterapia per il trattamento del carcinoma epatocellulare nei pazienti adulti precedentemente trattati con sorafenib.

Lo studio CABINET (Alliance A021602)
CABINET (studio di Fase III randomizzato, in doppio cieco di cabozantinib rispetto a placebo in pazienti con tumori neuroendocrini avanzati in progressione dopo una precedente terapia) è sponsorizzato dal National Cancer Institute (NCI), parte del National Institutes of Health, ed è guidato e condotto dall’Alliance for Clinical Trials in Oncology, finanziata dall’NCI, con la partecipazione del National Clinical Trials Network, finanziato da NCI, come parte della collaborazione di Exelixis attraverso un accordo di ricerca e sviluppo cooperativo con il Cancer Therapy Evaluation Program di NCI.

Lo studio registrativo multicentrico di fase III CABINET ha arruolato 298 pazienti negli Stati Uniti al momento dell’analisi finale. I pazienti sono stati randomizzati 2:1 a ricevere cabozantinib o placebo in due coorti separate: NET pancreatici (pNET) e NET extra-pancreatici (epNET). La coorte epNET includeva pazienti con le seguenti sedi tumorali primarie: tratto gastrointestinale, polmone, sede sconosciuta e altro. Ogni coorte è stata randomizzata separatamente e aveva un proprio piano di analisi statistica. I pazienti dovevano presentare malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1 e progressione di malattia o intolleranza dopo almeno una precedente linea di terapia, approvata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti, diversa dagli analoghi della somatostatina. L’endpoint primario in ogni coorte era la PFS secondo RECIST 1.1 valutata mediante revisione centrale indipendente retrospettiva. Alla conferma della progressione di malattia, il trattamento che i pazienti stavano ricevendo è stato reso noto e quelli che ricevevano placebo sono stati autorizzati a passare alla terapia in aperto con cabozantinib. Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale, il tasso di risposta radiografica e la sicurezza. Ulteriori informazioni su questo studio sono disponibili su clinicaltrials.gov


[i]Durma et al. Epidemiology of Neuroendocrine Neoplasms and Results of Their Treatment with [177Lu]Lu-DOTA-TATE or [177Lu]Lu-DOTA-TATE and [90Y]Y-DOTA-TATE—A Six-Year Experience in High-Reference Polish Neuroendocrine Neoplasm Center. Cancers 2023, 15(22), 5466; https://doi.org/10.3390/cancers15225466

[ii] Singh et al. Patient-Reported Burden of a Neuroendocrine Tumor (NET) Diagnosis: Results From the First Global Survey of Patients With NETs. J Glob Oncol. 2017 Feb; 3(1): 43–53.

[iii]Globocan: International Agency for Research on Cancer – Cancer Today. https://gco.iarc.fr/today/en/dataviz/bars?mode=cancer&group_populations=1. Accessed June 2025

[iv]Neuroendocrine tumor (NET). https://www.cancer.gov/pediatric-adult-rare-tumor/rare-tumors/rare-endocrine-tumor/carcinoid-tumor. Accessed June 2025.

[v] McClellan, K., Chen. E.Y, Kardosh A., et al. Therapy Resistant Gastroenteropancreatic Neuroendocrine Tumors. Cancers. 2022, 14(19), 4769.

[vi] Frilling et al. Neuroendocrine tumor disease: an evolving landscape. 2012. 19:R163-R185

[vii]Survival Rates for Gastrointestinal Carcinoid Tumors. ACS website. Available at: https://www.cancer.org/cancer/types/gastrointestinal-carcinoid-tumor/detection-diagnosis-staging/survival-rates.html. Accessed June 2025.

[viii] Survival Rates for Lung Carcinoid Tumors. ACS website. Available at: https://www.cancer.org/cancer/types/lung-carcinoid-tumor/detection-diagnosis-staging/survival-rates.html. Accessed June 2025

[ix]Survival Rates for Pancreatic Neuroendocrine Tumor. American Cancer Society Available at: https://www.cancer.org/cancer/types/pancreatic-neuroendocrine-tumor/detection-diagnosis-staging/survival-rates.html. Accessed June 2025.

[x]Duech et al. Health-related quality of life (HRQOL) in the phase 3 trial of cabozantinib vs placebo for advanced neuroendocrine tumors (NET) after progression on prior therapy (CABINET, Alliance A021602). As presented at ASCO Congress 2025.

[xi]El-Khoueiry A. et al., Cabozantinib: An evolving therapy for hepatocellular carcinoma. Cancer Treatment Reviews. 2021 Jul;98:102221. DOI: 10.1016/j.ctrv.2021.102221.

[xii]European Medicines Agency. Cabometyx® (cabozantinib) EU Summary of Product Characteristics. Available from: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/cabometyx-epar-product-information_en.pdf. Accessed June 2025.

17Yakes M. et al., Cabozantinib (XL184), a novel MET and VEGFR2 inhibitor, simultaneously suppresses metastasis, angiogenesis, and tumor growth. Mol Cancer Ther. 2011;10:2298–2308. DOI: 10.1158/1535-7163.MCT-11-0264

18Hsu et al., AXL and MET in Hepatocellular Carcinoma: A Systematic Literature Review. Liver Cancer 2021 DOI: 10.1159/000520501

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