Lo Studio globale di Storia Naturale della Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP) realizzato da Ipsen mostra l’impatto debilitante della malattia nel corso della vita del paziente

Primo studio prospettico che valuta – nella fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP) – l’associazione tra eventi di riacutizzazioni, deposizione di nuovo tessuto osseo extra-scheletrico (ossificazione eterotopica o HO) e compromissione funzionale.

Milano, 14 ottobre 2022 – Ipsen (Euronext: IPN; ADR: IPSEY) annuncia la pubblicazione dello Studio di Storia Naturale (Natural History Study – NHS) della Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP) su Genetics in Medicine, la rivista ufficiale dell’American College of Medical Genetics and Genomics (ACMG). È la prima volta che viene effettuata una valutazione globale, prospettica e longitudinale della FOP, con un periodo di osservazione di 36 mesi.
I risultati hanno dimostrato l’impatto debilitante e la natura progressiva della malattia, con la maggior incidenza di nuove ossificazioni eterotopiche (HO; o crescita ossea che ha luogo al di fuori del normale sistema scheletrico nelle articolazioni e nei tessuti connettivi molli) durante l’infanzia e la prima età adulta.1
Gli studi di storia naturale sono fondamentali per la comprensione delle malattie ultra-rare con elevati bisogni non soddisfatti come la FOP, e ci consentono di approfondire la conoscenza dello sviluppo naturale della malattia, della diagnosi, delle tecniche di monitoraggio, dei potenziali biomarcatori e dei parametri di misurazione dei risultati,” afferma il dott. Robert Pignolo, Professore di Medicina Geriatrica, Mayo Clinic, USA. “È il primo studio di questo tipo che segue la progressione della FOP per tre anni. Questi risultati confermano l’impatto significativo della malattia sulle persone che ne sono colpite. Inoltre, faciliterà la valutazione degli endpoint significativi da utilizzare nello sviluppo delle nuove terapie, fortemente necessarie per i pazienti con FOP.”
I risultati dello Studio di Storia Naturale hanno dimostrato che al mese 36, nell’intera popolazione oggetto di studio, in media 2,6 aree del corpo sono interessate dall’insorgenza di una nuova HO; il valore risulta più elevato (3,9) nell’età compresa tra i 2 e gli 8 anni ed inferiore (1,5) tra i 25 e i 65 anni.
Tuttavia, nonostante le persone tra i 25 e i 65 anni presentino volumi più bassi di nuove HO alla visita annuale, circa il 70% ha continuato ad accumulare nuove HO per tutta la durata dello studio.
Questi dati confermano la natura progressiva della FOP secondo un modello di evoluzione caratteristico: un accumulo di HO nelle persone più giovani, a partire dalla zona superiore del corpo (spalle e busto) con successivo interessamento delle zone inferiori (anche e gambe).1
La valutazione delle riacutizzazioni ha mostrato complessivamente 229 eventi in 82 persone (71,9%), più comunemente nella parte alta della schiena (17,9%), nell’anca (14,8%) e nella spalla (10,9%).
Le persone tra i 2 e gli 8 anni hanno una maggiore probabilità di presentare più di una riacutizzazione nel corso dello studio.
Tra coloro che hanno sviluppato riacutizzazioni, i sintomi più comuni sono stati dolore e gonfiore dei tessuti molli. Gli esami di imaging nelle aree di riacutizzazione hanno rivelato la presenza di HO al momento della riacutizzazione, e numerose persone hanno continuato ad avere nuove HO nelle 12 settimane seguenti.1
Inoltre, lo studio ha valutato la compromissione funzionale, i cambiamenti nella funzione articolare in associazione con HO, la necessità di assistenza, dispositivi di assistenza e adattamenti (AADA), e le condizioni mediche. Nella popolazione analizzata, il volume totale di HO e i nuovi AADA sono aumentati durante lo studio, con più di 9 persone su 10 che hanno utilizzato almeno un nuovo AADA durante lo studio, suggerendo che l’utilizzo di AADA potrebbe essere un indicatore di real-world della compromissione della mobilità nella FOP. Al contrario i pazienti hanno riferito cambiamenti non significativi negli esiti funzionali, probabilmente a causa della durata dello studio troppo breve per rilevare variazioni sostanziali nella funzione articolare.1
I dati di tomografia computerizzata total body (WBCT) dello NHS, hanno confermato che il volume di HO annualizzato è un endpoint clinicamente significativo che può essere utilizzato negli studi clinici interventistici.1
“Essendo la FOP una malattia ultra-rara, dobbiamo ancora comprendere molto della sua natura e della progressione” dichiara il dott. Howard Mayer, Head of Research and Development, Ipsen. “Questo primo studio prospettico realizzato in un periodo di 3 anni, ci ha aiutato a progredire nella conoscenza delle caratteristiche importanti della malattia, inclusa la probabilità del verificarsi di nuove HO in relazione all’età e la loro progressione nel tempo, oltre comprendere meglio la relazione tra l’utilizzo di AADA e la mobilità. Siamo grati al numero significativo di persone colpite da FOP che hanno partecipato a questo importante studio”
La fibrodisplasia ossificante progressiva è una malattia genetica ultra-rara con una prevalenza stimata di 1,36 per milione di individui2. L’età media alla diagnosi è 5 anni.3
È caratterizzata da HO,4 che possono essere precedute da rigonfiamenti dolorosi dei tessuti molli o da riacutizzazioni’3
Gli episodi di riacutizzazione contribuiscono sostanzialmente alla formazione di nuove HO, che, una volta sviluppatesi, sono irreversibili.4 La disabilità quindi è cumulativa e la maggior parte dei pazienti necessità della sedia a rotelle entro i 20 anni e dell’assistenza nelle attività di tutti i giorni5,6. Questa perdita di mobilità, oltre a ulteriori complicazioni, porta a una significativa riduzione dell’aspettativa di vita7.
I precedenti Studi di Storia Naturale della FOP hanno utilizzato dati retrospettivi3,7,8,9,10,11 o riportati dai pazienti12,13 per fornire informazioni sulle caratteristiche della malattia e sui cambiamenti nella mobilità articolare.
In questo NHS prospettico, la progressione delle HO è stata valutata attraverso la tomografia computerizzata total body (WBCT) al basale e ai mesi 12, 24, e 36. Le riacutizzazioni sono state determinate mediante tomografia computerizzata (CT) o radiografia il giorno in cui la persona ha presentato la riacutizzazione e alla settimana 12, per valutare l’estensione delle HO nell’area della riacutizzazione.1
Si stima che il 15% delle persone affette da FOP sia stata inclusa nel NHS al momento dello studio.2 Date le dimensioni del dataset rispetto alla popolazione mondiale conosciuta di persone affette da FOP, lo studio internazionale prospettico di storia naturale della FOP è il più ampio e più completo mai realizzato ad oggi.1 

Lo Studio di Storia Naturale (Natural History Study – NHS) della Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP)
Lo studio è stato condotto in otto centri internazionali. L’età media era 15 anni ed era composto da un numero maggiore di uomini. Il tempo mediano dall’ultima riacutizzazione prima dell’arruolamento era 0,5 anni. Due terzi dei partecipanti (66,7%) hanno riportato ≥1 riacutizzazione, con una media globale di 2,5 riacutizzazioni nei 12 mesi precedenti l’arruolamento. Tutti i partecipanti presentavano malformazioni dell’alluce e circa la metà aveva malformazioni del pollice.
In generale, 114 persone tra i 4 e i 56 anni hanno preso parte allo studio; di queste, 33 hanno completato lo studio. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una diagnosi genetica di FOP essendo portatori della variante mutata del recettore dell’attivina di tipo 1 (ACVR1) R206H; i 5 segnali clinici più comuni al basale erano espansione toracica limitata, perdita dell’udito (neurosensoriale e/o conduttiva), mascella bloccata, fratture e riduzione della capacità vitale. In 36 mesi, è stata riportata l’insorgenza di nuovi eventi a carico di pressoché tutti i sistemi presi in considerazioni; i sistemi muscolo-scheletrico e cardiopolmonare sono stati i più colpiti.1

https://www.gimjournal.org/article/S1098-3600(22)00904-2/fulltext

 

Per maggiori informazioni
Maria Lucia Burriesci
Communication and Patient Advocacy Manager
maria.lucia.burriesci@ipsen.com
+39 3351056045

 

 

Note bibliografiche:
[1] Pignolo RJ, Baujat G, Brown M, et al. The natural history of fibrodysplasia ossificans progressiva: A prospective 36-month study. Genetics in Medicine 2022,ISSN 1098-3600,https://doi.org/10.1016/j.gim.2022.08.013.
[2] Liljesthröm M, Pignolo R, Kaplan F. Epidemiology of the global fibrodysplasia ossificans progressiva (FOP) community. J Rare Dis Res Treat. 2020;5(2):31–36.
[3] Pignolo RJ et al. The Natural History of Flare-Ups in Fibrodysplasia Ossificans Progressiva (FOP): A Comprehensive Global Assessment. J Bone Miner Res. 2016;31(3):650-656.
[4] Kaplan, FS, et al. The medical management of fibrodysplasia ossificans progressiva: current treatment considerations. Proc Intl Clin Council FOP. 2019; 1:1-111.
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