D.Lgs 231 del 2001

Il Decreto 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa da reato delle persone giuridiche, tra cui le Società, in caso di commissione o tentata commissione di alcune tipologie di reati o di illeciti amministrativi nell’interesse o a vantaggio delle stesse. Il Decreto stesso prevede che una Società non sia passibile di sanzione se provi di aver adottato e efficacemente attuato Modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire la commissione dei reati verificatisi, ferma restando la responsabilità personale di chi ha commesso il fatto.

IPSEN, fin dall’entrata in vigore del Decreto 231/2001 ha attivato un processo per dare attuazione alla normativa, ed ha monitorato con grande attenzione l’evoluzione normativa e la giurisprudenza per rafforzare il proprio sistema di controllo interno e renderlo sempre più efficace nel tempo.

  • 2002: approvazione da parte del C.d.A. il Codice di Comportamento ed nomina di  un Organismo di Controllo denominato Comitato di Controllo;
  • 2003: risk assessment con il supporto di consulenti esterni specializzati, volto all’identificazione delle c.d. attività sensibili entro le quali potevano essere commessi i reati previsti dal Decreto nonché alla rilevazione delle potenziali ed eventuali lacune del sistema di controllo interno;
  • 2004: approvazione del proprio Codice Etico ed istituzione dell’Organismo di Vigilanza;
  • 2005: implementazione dell’attività formativa per tutto il personale e delle attività di verifica interna per le attività ritenute a rischio di reato;
  • 2008: approvazione da parte del C.d.A. del Modello di organizzazione, gestione e controllo, revisione del Codice Etico e istituzione di un nuovo Organismo di Vigilanza;
  • 2010, 2013: approvazione di revisioni del Modello di organizzazione, gestione e controllo per tenere conto dei cambiamenti organizzativi intervenuti e delle modifiche legislative;
  • 24 settembre 2018: approvazione di modifiche del Modello di organizzazione, gestione e controllo per tenere conto dei cambiamenti organizzativi intervenuti e delle modifiche legislative.

 Con l’adozione ed il costante aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo e i successivi aggiornamenti la Società si propone di:

  • rendere consapevoli tali soggetti che i comportamenti illeciti sono condannati con forza dalla Società, in quanto gli stessi sono sempre e comunque contrari alle disposizioni di legge, alla cultura aziendale e ai principi etici assunti come proprie linee guida nell’attività d’impresa;
  • rendere consapevoli tutti coloro che lavorano in nome e per conto della Società, con particolare riferimento a coloro che operano nelle c.d. “aree sensibili”, di poter incorrere, in caso di violazioni delle disposizioni riportate nel Modello, nella commissione di illeciti passibili di sanzioni penali nei loro stessi confronti e di sanzioni “amministrative” irrogabili alla Società;
  • consentire alla Società di intervenire tempestivamente per prevenire o contrastare la commissione di reati o quanto meno di ridurre sensibilmente il danno dagli stessi arrecato;
  • migliorare la governance societaria e l’immagine della Società.

Il Modello di organizzazione gestione e controllo si compone di una Parte Generale e di una Parte Speciale per ciascuna delle fattispecie di reato applicabili alla Società.

La Parte Generale qui allegata descrive l’impianto del sistema di controllo implementato dalla Società per rispondere in modo efficace ai requisiti del Decreto 231/2001.

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