{"id":40100,"date":"2025-07-28T11:14:47","date_gmt":"2025-07-28T09:14:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.ipsen.com\/it\/?post_type=press_release&p=40100"},"modified":"2025-07-28T11:29:12","modified_gmt":"2025-07-28T09:29:12","slug":"oncologia-cabozantinib-approvato-in-europa-nei-tumori-neuroendocrini-avanzati-nets-precedentemente-trattati","status":"publish","type":"press_release","link":"https:\/\/www.ipsen.com\/it\/press-releases\/oncologia-cabozantinib-approvato-in-europa-nei-tumori-neuroendocrini-avanzati-nets-precedentemente-trattati\/","title":{"rendered":"Oncologia: Cabozantinib approvato in Europa nei tumori neuroendocrini avanzati (NETs) precedentemente trattati"},"content":{"rendered":"\n
Milano, 28 luglio 2025 <\/strong>– Ipsen ha annunciato che la Commissione Europea ha approvato cabozantinib per il trattamento di pazienti adulti con tumori neuroendocrini, pancreatici (pNET) ed extra-pancreatici (epNET), non resecabili o metastatici ben differenziati, in progressione dopo almeno una precedente terapia sistemica non basata su analoghi della somatostatina.<\/p>\n\n\n\n I tumori neuroendocrini (NET) possono avere origine in diverse parti del corpo5<\/sup>, hanno uno sviluppo per lo pi\u00f9 lento e, in caso di progressione di malattia, richiedono molteplici linee di trattamento.1,2<\/sup> Le opzioni terapeutiche disponibili, in caso di progressione, sono spesso limitate e dipendono dalla sede primaria del tumore oltre che da altri fattori che rendono complicato definire la sequenza ottimale di trattamenti specifici secondo le esigenze individuali del paziente.1,2,6<\/sup><\/p>\n\n\n\n In particolare, per il 27% delle persone con NETs polmonari7<\/sup>, non sono disponibili opzioni terapeutiche approvate, in caso di progressione a una precedente terapia.1,2<\/sup><\/p>\n\n\n\n \u201cLa natura complessa dei tumori neuroendocrini e la mancanza di innovazione hanno avuto un impatto significativo sui pazienti, sia dal punto di vista mentale che fisico<\/em>\u201d, ha dichiarato Sandra Silvestri, MD, PhD, EVP e Chief Medical Officer, Ipsen<\/strong>. \u201cQuesta approvazione offre un\u2019opzione terapeutica unica, semplice ed efficace in un\u2019area in cui attualmente esistono poche alternative e, in alcuni casi, nessuna. Siamo pronti a collaborare con le autorit\u00e0 sanitarie locali per rendere cabozantinib disponibile al maggior numero di pazienti possibile, confermando il nostro impegno di lunga data nel fornire terapie innovative in oncologia<\/em>\u201d.<\/p>\n\n\n\n I tumori neuroendocrini possono avere un impatto significativo sia sulla vita degli individui che sulla societ\u00e0 in generale. Il 71% dei pazienti riferisce che i NETs hanno un effetto negativo sulla vita quotidiana, e il 92% ha dichiarato di aver apportato dei cambiamenti al proprio stile di vita per adattarsi alla malattia.8<\/sup><\/p>\n\n\n\n \u201cL\u2019utilizzo sequenziale delle terapie sistemiche rimane complicato nei diversi tipi di tumore neuroendocrino, che possono originare in varie sedi di organo. Le terapie disponibili sono limitate e non tutti i pazienti affetti da NET possono beneficiare di quelle attualmente approvate<\/em>\u201d, ha commentato la Prof.ssa Marianne Pavel, endocrinologa ed esperta di NET presso il Dipartimento di Medicina 1, Friedrich-Alexander University di Erlangen, Germania.<\/strong> \u201cI progressi come quelli raggiunti con lo studio di Fase III CABINET, riconosciuti dall\u2019approvazione di cabozantinib in una vasta gamma di NET, offrono nuove <\/em>opportunit\u00e0 terapeutiche che possono ritardare la progressione di malattia nei pazienti con NET ben differenziato, indipendentemente dalla sede del tumore neuroendocrino\u201d.<\/em><\/p>\n\n\n\n L’approvazione della Commissione Europea si basa sui dati dello studio di Fase III CABINET che ha valutato l\u2019efficacia di cabozantinib rispetto a placebo nei pazienti con tumori pancreatici (pNET) o extra-pancreatici (epNET) avanzati, in progressione dopo una precedente terapia sistemica. I risultati finali dello studio, presentati nel 2024 al Congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) e pubblicati contemporaneamente sul New England Journal of Medicine<\/em>, hanno dimostrato benefici di sopravvivenza libera da progressione (PFS) a favore di cabozantinib rispetto a placebo:3,4<\/sup><\/p>\n\n\n\n Cabozantinib<\/strong><\/p>\n\n\n\n Cabozantinib \u00e8 una piccola molecola che inibisce recettori multipli della tirosin-chinasi come VEGFR, MET, RET e la famiglia dei TAM (TYRO3, MER, AXL).10<\/sup> Questi recettori di tirosin-chinasi sono coinvolti in processi cellulari normali e patologici, come l\u2019oncogenesi, la metastasi, l\u2019angiogenesi tumorale (la crescita di nuovi vasi sanguigni di cui i tumori hanno bisogno per crescere), la resistenza ai farmaci, la modulazione delle attivit\u00e0 immunitarie e il mantenimento del microambiente tumorale.10,11,12,13<\/sup><\/p>\n\n\n\n Exelixis ha concesso a Ipsen i diritti di esclusiva per la commercializzazione e l\u2019ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone. Exelixis ha concesso i diritti di esclusiva a Takeda Pharmaceutical Company Limited (Takeda) per la commercializzazione e l\u2019ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib per tutte le indicazioni future in Giappone. Exelixis detiene i diritti di esclusiva per sviluppare e commercializzare cabozantinib negli Stati Uniti.<\/p>\n\n\n\n In pi\u00f9 di 65 Paesi al di fuori di Stati Uniti e Giappone, compresa l\u2019Unione Europea, cabozantinib \u00e8 attualmente indicato come:11<\/sup><\/p>\n\n\n\n <\/a>1 <\/sup>Pavel M, et al<\/em>. Gastroenteropancreatic neuroendocrine neoplasms: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2020;31(7):844-860.<\/p>\n\n\n\n <\/a>2<\/sup>Baudin E, et al.<\/em> Lung and thymic carcinoids: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2021 Nov;32(11):1453-1455.<\/p>\n\n\n\n <\/a>3<\/sup>Chan et al.<\/em> Phase 3 Trial of Cabozantinib in Previously Treated Advanced Neuroendocrine Tumors. 2024 New England Journal of Medicine. DOI: 10.1056\/NEJMoa2403991<\/p>\n\n\n\n\n
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